lunedì 17 gennaio 2011
Aperta la vertenza PM10 contro la Regione Marche
Comunicato 17.01.2011
ACU MARCHE Associazione Consumatori Utenti
Organizzato dai Comitati Jesini Asse Sud, San Giuseppe, Tutela Salute Ambiente Vallesina e Viale della Vittoria si è tenuto mercoledi' 12 gennaio u.s. in Jesi, sala della II Circoscrizione, l'incontro “Inquinamento da PM10: chi sono i responsabili?” nel quale è stata presentata ed ufficialmente aperta la vertenza contro la regione Marche sulla questione PM 10.
La vertenza, promossa da ACU Marche e da Marche per Rifiuti Zero, si propone di raccogliere 500 adesioni, entro la fine di marzo 2011, per avviare una vertenza civile ed erariale contro i danni che sarebbero stati procurati dal Governo Regionale e dai Sindaci, sull'inquinamento da PM 10, polveri sottili.
Come i più ricorderanno, la Regione Marche, messa in stato di mora e sanzionata dalla Unione Europea per lo sforamento, rispetto alle normative vigenti delle PM 10, ha reagito promuovendo il blocco del traffico dei veicoli euro 0-1-2.
Tutto ciò non solo è punitivo nei confronti dei piu' poveri (pensionati, lavoratori e migranti) ma non sortirà effetti di rilievo per il contenimento dell'inquinamento atmosferico.
Ricordiamo che le PM10, ed ancora di piu' le nanoparticelle peraltro non rilevate, producono danni vistosi e permanenti alla salute degli esseri viventi colpendo soprattutto le vie respiratorie ed incidendo, nel periodo medio lungo, in maniera molto piu' grave con l'aumento vistoso delle patologie neo-plastiche.
Tutto ciò mentre la Regione Marche si guarda bene dal proclamare la moratoria per gli impianti inquinanti e nocivi. Se non fosse per la decisa opposizione dei cittadini e dei loro comitati, gli Uffici regionali avrebbero con ogni probabilità già dato l'ok definitivo ad impianti altamente pericolosi come l'inceneritore di Schieppe, quelli delle riconversioni ex-Sadam di Jesi e Fermo, i due rigassificatori di Portorecanati e di Falconara, per non parlare delle Turbogas, nonchè di tanti impianti di minore dimensione, ma non per questo meno deleteri.
Non è superfluo aggiungere che i "decisi" provvedimenti antismog varati recentemente dalla Giunta Regionale sono stati presi senza porsi un obiettivo reale, concreto e documentato di contenimento dell'inquinamento. Nessun dato è stato fornito, né i solerti " tecnici" dell'Arpam o delle ASUR hanno prodotto documentazioni degne di nota e di confronto a sostegno dei provvedimenti adottati.
Sosteneva lo scrittore statunitense Sinclair : " non perdere tempo a spiegare le tue ragioni a coloro il cui stipendio dipende dal fatto che non devono ascoltarti".
Ecco perchè abbiamo deciso di aprire la vertenza giuridica e legale, nella consapevolezza che la pur "titubante” magistratura marchigiana possa intervenire a tutela dei diritti dei cittadini.
E se questo non avvenisse, siamo pronti a ricorrere alla Corte Europea che ha già condannato amministratori pubblici di altri Paesi europei per avere disatteso le normative sulla tutela della salute dei cittadini ed, in particolare, sulle polveri sottili.
ACU MARCHE Associazione Consumatori Utenti
Organizzato dai Comitati Jesini Asse Sud, San Giuseppe, Tutela Salute Ambiente Vallesina e Viale della Vittoria si è tenuto mercoledi' 12 gennaio u.s. in Jesi, sala della II Circoscrizione, l'incontro “Inquinamento da PM10: chi sono i responsabili?” nel quale è stata presentata ed ufficialmente aperta la vertenza contro la regione Marche sulla questione PM 10.
La vertenza, promossa da ACU Marche e da Marche per Rifiuti Zero, si propone di raccogliere 500 adesioni, entro la fine di marzo 2011, per avviare una vertenza civile ed erariale contro i danni che sarebbero stati procurati dal Governo Regionale e dai Sindaci, sull'inquinamento da PM 10, polveri sottili.
Come i più ricorderanno, la Regione Marche, messa in stato di mora e sanzionata dalla Unione Europea per lo sforamento, rispetto alle normative vigenti delle PM 10, ha reagito promuovendo il blocco del traffico dei veicoli euro 0-1-2.
Tutto ciò non solo è punitivo nei confronti dei piu' poveri (pensionati, lavoratori e migranti) ma non sortirà effetti di rilievo per il contenimento dell'inquinamento atmosferico.
Ricordiamo che le PM10, ed ancora di piu' le nanoparticelle peraltro non rilevate, producono danni vistosi e permanenti alla salute degli esseri viventi colpendo soprattutto le vie respiratorie ed incidendo, nel periodo medio lungo, in maniera molto piu' grave con l'aumento vistoso delle patologie neo-plastiche.
Tutto ciò mentre la Regione Marche si guarda bene dal proclamare la moratoria per gli impianti inquinanti e nocivi. Se non fosse per la decisa opposizione dei cittadini e dei loro comitati, gli Uffici regionali avrebbero con ogni probabilità già dato l'ok definitivo ad impianti altamente pericolosi come l'inceneritore di Schieppe, quelli delle riconversioni ex-Sadam di Jesi e Fermo, i due rigassificatori di Portorecanati e di Falconara, per non parlare delle Turbogas, nonchè di tanti impianti di minore dimensione, ma non per questo meno deleteri.
Non è superfluo aggiungere che i "decisi" provvedimenti antismog varati recentemente dalla Giunta Regionale sono stati presi senza porsi un obiettivo reale, concreto e documentato di contenimento dell'inquinamento. Nessun dato è stato fornito, né i solerti " tecnici" dell'Arpam o delle ASUR hanno prodotto documentazioni degne di nota e di confronto a sostegno dei provvedimenti adottati.
Sosteneva lo scrittore statunitense Sinclair : " non perdere tempo a spiegare le tue ragioni a coloro il cui stipendio dipende dal fatto che non devono ascoltarti".
Ecco perchè abbiamo deciso di aprire la vertenza giuridica e legale, nella consapevolezza che la pur "titubante” magistratura marchigiana possa intervenire a tutela dei diritti dei cittadini.
E se questo non avvenisse, siamo pronti a ricorrere alla Corte Europea che ha già condannato amministratori pubblici di altri Paesi europei per avere disatteso le normative sulla tutela della salute dei cittadini ed, in particolare, sulle polveri sottili.
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